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Palermo – Rosalia, e luce sia!

Palermo – Rosalia, e luce sia!

Dopo la rosa di 5000 candele dinanzi alla Cattedrale di Palermo, domenica sera un giglio luminoso si è acceso a Montepellegrino.

I pellegrini arrivati al Santuario hanno acceso un cero al termine dell’“acchianata”:, illuminando il Santuario di Santa Rosalia.

Rosa et Lilium, ovvero rose e gigli, ovvero Rosalia. Il nome della santa patrona di Palermo, secondo l’etimologia di origine latina potrebbe essere composto proprio da questi due fiori, simbolo di purezza e regalità. Una santa il cui nome nasce dai fiori, può soltanto essere leggera e dolcissima: e così la immagina lo stilista e artista Angelo Yezael Cruciani Shi.

Anche dinanzi al Santuario di Santa Rosalia, come è già avvenuto dinanzi alla Cattedrale, nascerà un omaggio alla nostra “Santuzza” – dice il reggente del Santuario, don Marco Grosshloz – un fiore di luce, un giglio formato dalle fiammelle accese dei cuori e delle preghiere di noi, umili artigiani. Un grazie va a chi lo ha pensato, e a Stefania Morici. Spero che giungano i nostri ragazzi a dar vita a questo piccolo ma significativo evento, che desidera portare luce e comunione nelle nostre comunità e tra i popoli. Chiediamo l’intercessione di Santa Rosalia perché il mondo sia in pace”.

La manifestazione è stata anche occasione di un incontro interreligioso tra Don Marc

o Grosshloz e l’Iman di Palermo Bradi El Madani, accolto anche dal vescovo Monsignor Corrado Lorefice.

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