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Roma – Inaugurazione della Chiesa Santa Maria del Perpetuo Soccorso

Roma – Inaugurazione della Chiesa Santa Maria del Perpetuo Soccorso

Lunedì 26 ottobre è stato un giorno di grande Festa nella Comunità dell’Istituto Teologico di Roma.

Nel giorno in cui tutta la famiglia orionina fa memoria della beatificazione di San Luigi Orione, dopo tanto tempo di attesa, ritardi e pianificazione si è potuta finalmente celebrare la dedicazione della chiesa della Colonia Santa Maria e consacrare il nuovo altare.

Quello che oggi è il Teologico ha una lunga storia alle spalle. Tutto è nato con il desiderio di alcuni membri della Curia romana e di Papa Pio X perché si stabilisse nella vecchia villa di un cardinale una colonia agricola dove educare ragazzi orfani e abbandonati. E così don Orione poté fare il suo ingresso nella Città Eterna nel 1901, aprendo la colonia agricola Santa Maria del Perpetuo Soccorso.

Molte sono le memorie che ricordano come don Orione abbia trascorso lunghi tempi di preghiera – specialmente note sono le sue veglie notturne davanti al tabernacolo – e abbia più volte celebrato la S. Messa su quello che ora è diventato l’altare del Santissimo Sacramento. Il tabernacolo fu portato da don Piccinini alla chiesa di S. Rita in Campitelli dove aveva aperto un centro ecumenico, ed è ritornato
al Santa Maria solo qualche giorno fa.

Ecco perché la celebrazione non è stata solo un segno di un nuovo inizio ma, soprattutto, un’occasione per fare memoria di un grande passato per guardare al futuro con speranza e con un rinnovato slancio, nella gioia di essere figli di una Congregazione che è una piccola ma grande Madre.

Di particolare valore sono state le parole che il cardinal Angelo de Donatis, Vicario per la diocesi di Roma, ha offerto durante l’omelia, in cui ha ricordato che per noi esseri umani la vita di fede e il rapporto con Dio non possono che passare attraverso lo spazio e il tempo, entità che siamo tutti chiamati a santificare riempiendole della presenza del Signore.

Oltre alla comunità del Teologico, hanno partecipato solo alcune persone, per osservare le norme richieste dovute alla situazione del Covid-19.

Un grazie particolare a don Carlo Marin che con passione ha portato avanti questo sogno, all’economo  Generale don Fulvio Ferrari e a tutto il Consiglio generale, che ha approvato e sostenuto i lavori, all’architetto Giuseppe Cosmo, all’impresa edile di Fabrizio Cavola, a don Francesco Mazzitelli, e a tuti coloro che in diversi modi hanno collaborato con gioia e generosità alla realizzazione e alla riuscita
di questo evento straordinario.

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