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Innamorati e vivi – Giornata dei Missionari Martiri 2020

Innamorati e vivi – Giornata dei Missionari Martiri 2020

Il 24 marzo 1980, mentre celebrava l’Eucarestia, venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero Vescovo di San Salvador nel piccolo Stato centroamericano di El Salvador.

Da questa tragica data prese ispirazione la celebrazione di una Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, nata nel 1993. Lo slogan scelto da Missio Giovani per celebrare la giornata quest’anno è: “Innamorati e vivi”.

«Ci siamo chiesti cosa significa essere “Innamorati e vivi” alla luce del martirio come conclusione di una vita donata, ma anche come inizio del cammino verso la santità – spiega Giovanni Rocca -. Quest’anno ricorre il 40esimo anniversario dell’uccisione di monsignor Oscar Arnulfo Romero, un evento che è stato sempre al centro dell’identità stessa della Giornata, e che continua ad ispirarci.

Il sacrificio di questo pastore ancora oggi parla a tutti: ai giovani, ai gruppi missionari, alle parrocchie che si riuniscono per farne memoria e pregare.

Da quando la Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri è stata istituzionalizzata nel 1992, cioè presa in consegna dalla Chiesa italiana su proposta dell’allora Movimento Giovanile Missionario delle Pontificie Opere Missionarie, oggi Missio Giovani».

Risalendo all’origine di questa Giornata è emerso che già un paio di anni dopo, la gente di El Salvador e di altri Paesi celebrava il 24 marzo, data del sacrificio di quello che già subito dopo l’uccisione nel 1980 era chiamato “El santo de America”.

«Anche in Italia – continua Rocca – Romero è subito diventato icona di una Chiesa che affianca il suo popolo fino al sacrificio estremo.

Pensando all’ultimo Mese Missionario Straordinario e all’eredità che ci ha lasciato Romero, abbiamo individuato lo slogan “Innamoràti e vivi” che si può leggere anche come l’esortazione “Innamòrati e vivi”.

Questa seconda chiave di lettura definisce il martire come una persona che si innamora di una causa, di un popolo perché guarda con gli occhi del Vangelo, e decide di vivere per quella causa, per quella gente.

Oggi soffriamo della perdita dei grandi ideali, è importante riproporre ai giovani l’entusiasmo e il coraggio di un martire che dice: “Solo se ti innamori di una causa puoi vivere pienamente e trovare la tua vocazione”».

Ma c’è ancora una terza lettura: anche dopo la morte i martiri restano per sempre segno d’amore e di vita, come testimonia tutto ciò che è nato intorno al ricordo di monsignor Romero.

QUI i sussidi per la Giornata dei Missionari Martiri:

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