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Chirignago – Perché nulla vada perduto

Chirignago – Perché nulla vada perduto

Il virus si è impossessato delle nostre vite, influenzando i nostri comportamenti. Il linguaggio si è ormai focalizzato attorno ad alcuni vocaboli, contagio, epidemia, tampone, mascherina, isolamento e quarantena, ricorrenti nei discorsi di tutti, cittadini, giornalisti, venditori, docenti e studenti. State a casa e, lavatevi le mani sono gli slogan.
Oggi è normale che il primo gesto che si compia ancor prima di fare colazione è accendere la tivù, per essere aggiornati.
Al Centro Don Orione di Chirignago in questo particolare momento ci si è informati, adeguati, preparati come da indicazioni del Ministero della Salute e delle continuamente aggiornate Normative, Circolari, Ordinanze.
Chi può lavora in Smart-Working. Chi è presente rispetta scrupolosamente le indicazioni.
Quello che rende la situazione surreale è la sospensione delle visite dall’esterno. Tutte.
La sospensione delle uscite dei ragazzi. Tutte.
#IRAGAZZIRESTANOACASA. Il Centro è appisolato ma, resta pur sempre nel cuore di una realtà pulsante: l’Azienda Agricola.
Chiude velocemente il Punto Vendita ed il Farmer’s Market in piazza a Chirignago, quest’ultimo non tanto per divieto imposto (il mercato è attivo) quanto, per uno scrupolo da parte degli operatori di evitare tutto l’evitabile. Ora, chi dei ragazzi era abituato ad uscire in autonomia, passeggia in Azienda, partecipa alle attività all’aria aperta.
Non ci si può fermare del tutto, una trasformazione è necessaria quanto obbligatoria.
Perché nulla vada perduto, si è invertita la visione e si resta a casa con l’orto bio!
Le disponibilità del punto vendita sono sui social con il servizio a domicilio. Ordini tramite whatsapp e consegne con mascherina adeguata e guanti, lasciando la spesa fuori dalla porta di casa.
Un inizio timido, ma le richieste fioccano immediate.
Gli spazi vengono organizzati con le distanze di sicurezza in modo da fare comunque un lavoro di “squadra” e l’ultimo… fa lo scontrino! I ragazzi si appassionano subito e gli operatori con loro.

 

Qui di seguito un pensiero pubblicato da Francesca e Marianna operatrici del Centro di Chirignago:

Sono profondamente ammirata di come stanno vivendo la situazione i nostri ospiti 20 persone che non hanno scelto con chi vivere è da un mese che non escono, un mese che non vedono nessuno se non noi operatori, da 15 giorni che non scendono dal secondo piano se non i 4/5 che al mattino attraversano il parco per andare nel laboratorio di restauro…. Da ieri possiamo portarli x brevi passeggiate e due tre alla volta nel nostro giardino con mascherina indossata…. Da una settimana ci vedono solo gli occhi e solo quando mangiamo i nostri sorrisi che cmq hanno imparato a leggere nei nostri occhi…. Cerchiamo per quanto possibile di limitare abbracci, baci praticamente nulli…. già lì mettiamo a rischio quando x lavarli le distanze si accorciano…e praticamente nessuno si lamenta…chiedono certo quando torneremo alla normalità ma senza insistenza e lagne… Ogni tanto, ma rari, qualche scatto di nervosismo perché umani…e ieri, ieri abbiamo lavorato (ognuno con pazienza e costanza) cantato a squarciagola senza microfono perché non si può e sorriso e riso…. E ad ogni chiamata dei familiari in cui parlavano con affetto ma senza richieste non vi nascondo che la commozione è stata grande…. Ecco loro sono quelli che non capisco agli occhi della gente e invece capiscono più di tutti…. e sono i veri eroi in questa situazione, che si fidano e affidano a noi, non noi operatori che ogni giorno torniamo a casa nostra…. E possiamo sentire e vedere virtualmente (videochiamate) chi vogliamo…. Per questo ieri le 14 ore sono volate e sono tornata a casa con il cuore più sereno e pieno…. PS mi ha riempito il cuore anche il clima sereno tra i colleghi vissuto ieri e anche i due giorni precedenti quando ero quella in più…. ? Andrà tutto bene!

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