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Soraga – In vacanza come a casa propria

Soraga – In vacanza come a casa propria

Le vacanze per molti sono un ricordo ormai lontano, ma vale ancora la pena riportare la memoria indietro di qualche settimana e ascoltare la testimonianza di una persona che ha voluto scrivere una lettera pubblicata su Famiglia Cristiana.

Trascorrere delle buone vacanze non è solo riposare il corpo e svagare la mente, è nutrire il cuore anche con gesti semplici, come la cura di un ambiente e l’attenzione nel fare sentire tutti gli ospiti a casa.

Caro don Antonio,

alla ripresa di Settembre vorrei fare un riflessione sul tema (leggero) delle vacanze che vengono offerte da istituti e congregazioni religiose e da associazioni. Di solito su riviste e giornali vengono pubblicati a Giugno articoli che scoprono i “luoghi dello spirito” e sembrano suggerire una sorta di modo alternativo e quasi snobistico per ritemprare lo spirito. Si finisce col citare solo i grandi monasteri e le abbazie più prestigiose.Esiste poi una realtà più semplice fatta di case per ferie dove gruppi, parrocchie e associazioni organizzano periodi di vacanze, settimane di studio, campiscuola o si ospitano persone con fragilità o problematiche.

Quest’anno abbiamo deciso di prenotare al Soggiorno Don Orione a Soraga (Val di Fassa).

L’esperienza è stata molto bella e gradita. L’ambiente moderno e ben arredato, le camere confortevoli con molta cura degli arredi e dei particolari. L’accoglienza è diretta e amichevole tanto da far sentire l’ospite ben voluto e al centro della attenzione. Ogni giorno grazie ai sacerdoti ospiti viene celebrata la Messa.I pasti sono stati di alta qualità e abbondanti con il menù che è cambiato ogni giorno.

Ho la certezza che le persone di servizio e la direzione ci tengano a mettere le persone a proprio agio.

Nel periodo in cui siamo stati ospiti c’era una comitiva di Roma di famiglie giovani con bambini (cinquanta persone) con il loro parroco che hanno vissuto le loro vacanze impegnate in un ambiente confortevole e di qualità.

Ho pensato a quante volte gli ambienti che troviamo (e che ho trovato) sono un po’ scalcinati, nei quali ci si deve accontentare, talvolta con arredi di risulta e menù senza fantasia. Al giorno di oggi anche le occasioni di vacanze impegnate, di spiritualità, di incontri biblici richiedono, mi sono reso conto con questa esperienza, un buon livello di confort e cura. Ci si aspetta ambienti, se non uguali, simili a quegli che troviamo nella vita di ogni giorno in altre occasioni e negli altri tipi di vacanze.

Inoltre proprio per le persone più difficili, con problemi o con risorse economiche limitate è importante dare una ospitalità di qualità in case confortevoli tanto che, anche nella concretezza degli ambienti, degli arredi e dei pasti , possano misurare il benvolere di chi li ospita e li tiene come persona cara e importante, come fratello in Gesù.

Secondo me anche con queste proposte moderne e ben curate possiamo toglierci di dosso quell’odore di sacrestia uggiosa che contribuisce a allontanare tanta gente, giovane e vecchia, dalle nostre parrocchie.

Desidero fare i miei complimenti alla Congregazione dei Padri della Piccola Opera della Divina Provvidenza (don Orione) per come hanno ristrutturato la casa di Soraga.

Ringrazio anche il direttore del Soggiorno don Orione per come lo gestisce insieme alla sua famiglia e al personale tutto.

Con amicizia Alessandro Facchini

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