skip to Main Content
Menù
Amare e cantare la Madonna, primizia dell’umanità

Amare e cantare la Madonna, primizia dell’umanità

Il 15 agosto si festeggia una delle più antiche feste dedicate a Maria: nelle Chiese di Occidente si ricorda l’Assunzione della Vergine Maria al cielo, mentr le Chiese ortodosse celebrano nello stesso giorno la festa della Dormizione della Vergine.

Papa Pio XII nel 1950 proclamò il dogma dell’Assunzione della Vergine Maria al cielo con la Costituzione apostolica Munificentissimus Deus. La Vergine Assunta, nel Messale romano, è definita “primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la chiesa pellegrina”. Questo perché l’Assunzione di Maria è un’anticipazione della resurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale.

Viviamo questa festa con lo stesso animo di Don Orione, che ha scritto questa preghiera di grande intensità:

 

Canto la Madonna: lasciatemi amare e cantare!

Sono un povero pellegrino che cerco luce e amore:

vengo al Santuario col rosario in mano

per diventare lo sgabello dei piedi immacolati di Maria, in eterno;

vengo a cercarle luce e amore di Dio e delle anime!

Vengo a Lei per non perdermi, dopo esser passato tra profondità,

frane, altezze, precipizi, montagne, uragani, abissi, oscurità di spirito, ombre nere.

Vengo a Lei, e sento sopra di me un’alta pace che si libra:

vedo il suo manto distendersi su tutte le tempeste

e una serenità inoffuscabile che sorpassa le regioni della luce umana

e trapassa tutti i nostri splendori e mi avvolge e penetra.

L’anima inondata dalla bontà del Signore e dalla sua grazia,

arroventata dal fuoco della carità,  librata al di sopra, in alto,

e traboccante di amore, sperimenta una gioia che è gaudio spirituale,

e si fa canto e spasimo, sete anelante d’infinito,

brama di tutto il vero, di tutto il bene, di tutto il bello,

attrazione, ardore sempre crescente di Dio amando nell’Uno tutti,

nel Centro i raggi, nel Sole dei soli ogni luce.

E in questa luce inebriante mi spoglio dell’uomo vecchio e amo:

questo amore mi fa uomo nuovo e amando canto, canto!

Amo ineffabilmente e canto lo stesso Amore Infinito

e la Santa Madonna del Divino Amore:

mi slancio in un’altezza senza misura, e con un grido improvviso di vittoria,

di gloria a Dio e alla Vergine Santa, amo e canto.

 

 

Back To Top