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Roma – Gli ospiti della RSA visitano l’orto botanico

Roma – Gli ospiti della RSA visitano l’orto botanico

Organizzare un’uscita con gli ospiti della RSA Don Orione Monte Mario è cosa tutt’altro che semplice: ci vuole cura e progettazione nella scelta del luogo, perché sia consono ai loro bisogni di vita – abbastanza pianeggiante per gli spostamenti, non troppo lontano dalla Casa -, nella scelta degli invitati – ci vuole la cura di pensare chi vuole partecipare, chi deve partecipare – perché un’uscita è un caleidoscopio di attività, è la prova finale dei progetti di vita, la prova della riuscita o meno delle attività che giornalmente gli operatori mettono in atto.

Martedì 16 luglio però la gita è organizzata, programmata e ben studiata, direzione Orto Botanico del Gianicolo.

Già lungo il percorso si è potuto facilmente cogliere, nel viso degli ospiti, lo stupore nel rivedere luoghi a loro cari, l’ilarità nel cantare qualche verso di canzone che passa alla radio e gli operatori contagiati man mano dai loro sorrisi.

Una sosta nel mezzo del gran calore del luglio romano, la visita all’orto botanico del Gianicolo.

Una sorta di viaggio nel tempo fino al ‘600, quando quell’area del Gianicolo era sede dell’Arcadia, patrocinata dalla Regina Cristina di Svezia e nello spazio circostante era inclusa anche la Villa Corsini; una scoperta mozzafiato.

Per descrivere quelle che si presenta agli occhi di ospiti e operatori ci vorrebbe un botanico: tratti selvaggi, pittoreschi, ricchi di fascino enigmatico e ci vorrebbe un poeta, un Torquato Tasso, familiare da queste parti basti pensare alla famosa Quercia del poeta, stimolo ispiratore di molte delle sue celebri produzioni.

La gita si conclude al Giardino Giapponese, uno scorcio panoramico che fa pensare ad un quadro di Salvator Rosa e richiama la stessa armonia dei paesaggi greci. L’acqua come linfa di vita, si fonde alla forza delle rocce e al verde delle piante. In tutto respira un fascino misterioso, in cui rilassarsi prima del rientro verso Casa.

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