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Tortona – 35^ Festa della Riconoscenza al Piccolo Cottolengo Don Orione

Tortona – 35^ Festa della Riconoscenza al Piccolo Cottolengo Don Orione

Domenica 16 giugno è stata celebrata l’annuale “Festa della Riconoscenza” presso il Piccolo Cottolengo dove sono custodite “le perle” di San Luigi Orione. Nel mezzogiorno il consueto arrivo delle BMV Moto Club di Alessandria, nel pomeriggio dopo l’esibizione della Banda di Borgonovo V.T. è stata celebrata la Santa Messa presieduta da Don Paolo Padrini, segretario vescovile, ed animata dal Coro “San Giacomo” di Casei Gerola. Nella celebrazione è stato amministrato il Sacramento del Battesimo alla piccola Isabel. Al termine è stata benedetta una nuova autoambulanza grazie alla generosità di tanti benefattori ed amici. Tra i numerosi intervenuti alla festa, la presenza della Madre generale Maria Mabel Spagnuolo, la superiora provinciale Sr. M. Gemma Monceri, il sindaco della Città Federico Chiodi. Un momento di fraternità conclude la giornata del “grazie”.

Dire Festa della Riconoscenza è dire Festa di Famiglia e per chi la vive da tanti anni sa che non si celebra solo in un giorno ma anche e soprattutto nei giorni precedenti nei quali si svolgono tutti i preparativi e suore, dipendenti, parenti, volontari ed amici uniscono la volontà di dare ognuno il meglio di sé e, a volte senza accorgersene, creano quella bella ed indissolubile unità d’intenti che li porta ad essere “un cuor solo ed un’anima sola”.

Da sottolineare l’importanza dell’unità in questa festa perché la giornata della Riconoscenza è la conseguenza di ciò che si vive ogni giorno e che ognuno fa nel proprio ambito di lavoro e di vita. Quello che si respira è “ossigeno d’amore” per i nostri polmoni. A volte si è soliti affermare: “questi bambini mi commuovono, mi stringono il cuore”, ma allora lasciamo che queste lacrime di commozione formino un fiume d’acqua viva dove possiamo immergerci e donare la parte migliore di noi stessi comprendendo così che solo nei gesti d’amore il Signore ci ricompenserà.

L’invito è pertanto quello di tornare al Piccolo Cottolengo, per una visita personale, perché Dio ama la preghiera elevata nel segreto del proprio cuore e “fermarsi” contemplando il volto di quei bambini: ne usciremo edificati e saremo sempre più veri testimoni di Cristo che è Padre, Figlio e Spirito Santo, unico e trino Signore.

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