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Ercolano – Al centro Don Orione succede anche questo

Ercolano – Al centro Don Orione succede anche questo

Pubblichiamo un breve episodio raccontato dal Direttore del Centro Don Orione di Ercolano, Don Nello Tombacco, durante il quale la Provvidenza ha saputo fare del bene.

Al chiudersi della seconda settimana di novembre in uno dei pochi tranquilli pomeriggi, perché un po’ più scarico del solito rispetto alle mille preoccupazioni della gestione ordinaria dei due Centri di cui sono responsabile, mi trovavo in ufficio e, dal centralino, mi sono state annunciate due persone che desideravano parlarmi.
Fattele accomodare, non hanno tardato a darmi ragione della loro visita.
“Vede, Direttore, ci siamo rivolti al responsabile degli ambulatori per chiedere una prestazione medica di logopedia e psicomotricità in favore di una bimba di quattro anni ma ci è stato detto che la lista di attesa è molto lunga; la bimba in questione, però, non può aspettare perché i problemi che presenta o si risolvono subito oppure, più avanti nel rispetto della lista, ogni intervento sarà pressoché superfluo! Ma davvero non si può far niente?”
Al che ho risposto: “È possibile intervenire per via privata”. “NO – mi hanno ribadito – perché i genitori non possono assolutamente permetterselo”. E allora – ho precisato – è difficile anche per me in quanto le domande di aiuto straordinario sono sempre tante e vanno in crescendo”. Questi signori, tuttavia, non si sono arresi e, nel salutarmi, son tornati a ricordarmi la giovanissima età della “paziente” rilanciando: “Ma davvero non si può far niente?”
Devo riconoscere che la sottolineatura della giovane età – quattro anni –  mi ha comunque lasciato preoccupato al punto tale che mi è sfuggito un “Vedrò cosa poter fare!”.

Di lì a qualche giorno confrontandomi col responsabile di riferimento ho avuto conferma di quanto dettomi da quei due “ambasciatori” mentre quei quattro anni continuavano a ronzarmi in testa portandomi alla domanda: “Quanto costerebbe l’intervento richiesto?”. “Sugli 800 euro” mi è stato risposto. Al che ho rilanciato: “Dite che è arrivata un’offerta e si… proceda”.
Passa ancora qualche giorno e domenica 18 – giornata mondiale del povero, voluta da Papa Francesco – al termine della messa vengo avvicinato da una fedele che, allungando la mano mi ha consegnato una bustina rosa dicendomi: “Tenga! Un’offerta per il Don Orione”. “Libera?” le chiedo e lei:” Sì, sì la impegni come meglio crede per il bene del Centro”.
Ho preso quella busta rosa sentendola, più consistente del solito, l’ho quindi messa in tasca ringraziando la donatrice.

Solo il giorno dopo, nel riprenderla in mano mi sono reso conto del suo contenuto: 740 euro!
A quel punto il mio pensiero è tornato alla bambina e al fatto che il giorno dopo avremmo celebrato, festeggiandola come di dovere, la solennità liturgica di famiglia: La Madre della Divina Provvidenza.

Questo il fatto di fronte al quale ritengo che ogni commento sia superfluo. Solo mi sono confermato nella convinzione che le Opere di carità sanno ancora insegnare.

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