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Reggio Calabria – La Casa di Riposo Don Orione compie 25 anni

Reggio Calabria – La Casa di Riposo Don Orione compie 25 anni

Sensibilità e dedizione. Da venticinque anni, nel cuore di un’intera comunità Reggina, con altruismo e spirito di servizio. Un lungo percorso che l’opera Antoniana delle Calabrie, tramite l’allora direttore Don Giovanni Vanoli volle dedicare agli anziani soli e in difficoltà. Nata nel 1992, la Casa di Riposo “Don Orione” rappresenta uno dei felici esiti dell’insegnamento che da sempre ha ispirato il nostro Fondatore San Luigi Orione “nel servire i vecchi, è necessaria, invece, una grande, vera virtù”.
Abbiamo chiesto a Stanislao Razananparanz, nativo di Antananarivo capitale del Madagascar venuto in Italia  e stabilitosi a Reggio Calabria dopo aver conosciuto l’Opera don Orione di raccontarci come è nata la casa di riposo, visto che è stato anche uno dei primi operatori; 25 anni fa, <<È stato tagliato il nastro inaugurale della “Casa per Anziani” di Reggio Calabria, erano le 8.30 del mattino, di quel lunedì  2 marzo 1992. L’attività della casa si è avviata con 8 anziani di cui 4 li ricordo ancora oggi benissimo, Giuseppina Scardi, che fu anche la prima centenaria festeggiata dalla casa, Jole Dranich (Italo/Slovena), Antonio Romeo e Pasquale Barreca.  Dopo tre giorni dall’apertura arrivò a Reggio con l’incarico di Cappellano della casa di riposo e di supporto a Don Giovanni, il padre Orionino Don Vincenzo Zumbo. Nell’arco di tre mesi la casa si riempì di ospiti che provenivano da tutta la provincia visto il passaparola che si era generato tra i devoti e i fedeli. L’armonia e l’ottima gestione dei due padri Orionini dava i suoi frutti, Don Vanoli si occupava delle relazioni socioculturali e Don Zumbo dell’aspetto spirituale con le celebrazioni eucaristiche, il rosario e le preghiere. Don Zumbo ebbe una grande intuizione, fare installare in ogni camera la filodiffusione, affinché anche gli allettati potessero ascoltare la parola di Dio.”
Tanti ancora sono i ricordi di Stanislao, ma conclude ricordando i nomi di quei sacerdoti che si sono avvicendati nella vecchia struttura. Oltre ai due già citati ci sono Don Pandiani, Don Vighi, Don Scordo, Don Manduca, Don Cabras e Don Stoppani.
Nell’anno 2006, con l’arrivo di Don Bruno Fraulin le cose cambiano. Viste le precarie condizioni in cui versava l’edificio che ospitava i nonnini, si decise il loro trasferimento nella struttura dove prima dove prima venivano ospitati gli orfani, decisamente più consona alle esigenze degli ospiti.
Oggi, la struttura, più attiva, accogliente e funzionale che mai, (sala mensa, camere e le sale dove si svolgono attività ludiche e didattiche con il supporto dei ragazzi del servizio civile) per  offrire agli ospiti servizi efficienti con personale altamente qualificato e formato al Carisma di San Luigi Orione. L’anziano non è un numero ma una persona da amare, accudire e custodire gelosamente.
L’importante traguardo, è stato festeggiato con una cerimonia semplice, alle ore 17.00 la celebrazione Eucaristica presieduta da Don Domenico Crucitti alla presenza di tutti gli operatori della casa di riposo, degli ospiti e dei parenti. Nell’omelia Don Domenico ha voluto ricordare i fondatori della casa di riposo e i successori che oggi non ci sono più, rimarcando che l’opera che i collaboratori svolgono deve essere basata sui sani principi insegnatoci da San Luigi Orione, “La Carità è alla base di tutto, non si può fare questo lavoro se non si ha uno spirito Orionino, noi ci differenziamo dagli altri per questo”. Ha ancora detto, “Il 25 anniversario coincide con l’inizio della Quaresima, questo è un appuntamento importante per noi Cristiani. In questo periodo noi Cristiani siamo invitati a vivere la nostra Fede in modo più forte attraverso le liturgie Penitenziali, le privazioni volontarie come il digiuno e la condivisione fraterna.”
 È stata anche l’occasione per inaugurare il nuovo salone comunitario, voluto e supportato, ha ricordato Don Domenico, dal Padre Provinciale e da tutto il consiglio. Al termine della celebrazione il responsabile di struttura Domenico Talladira ha invitato tutti i presenti in sala mensa a fare festa con i Nonnini, degustando le ottime pietanze preparate per l’occasione dalle cuoche. Il taglio della torta ha concluso questo momento importantissimo dell’anniversario della Casa di Riposo…i suoi primi venticinque anni.

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