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Tortona – Giubileo dei Consacrati

Tortona – Giubileo dei Consacrati

Il 2 febbraio oltre ad essere stata la festa della Presentazione al Tempio del Signore è stata anche la Giornata di preghiera per la Vita Consacrata e quest’Anno segnata in modo particolare dalla conclusione dell’Anno, indetto da Papa Francesco, dedicato a questa specifica vocazione. Si chiude un anno per la Vita consacrata e ci si immerge in uno di Misericordia dove i sacerdoti sono chiamati in modo particolare nell’amministrare il Sacramento della Riconciliazione. Anche nella Diocesi di Tortona questa celebrazione si è svolta solennemente. È stato un “pellegrinaggio di misericordia” per i consacrati che processionalmente dalla Chiesa di Santa Maria Canale si sono diretti in Cattedrale passando dalla Porta Santa, aspersi all’ingresso dal vescovo Viola, proprio perché quell’acqua ricordi il proprio Battesimo, “vocazione fondamentale dove scaturiscono successivamente tutte le altre” e celebrando insieme al proprio Pastore la Santa Messa. Don Sesto Falchetti, sacerdote orionino e rettore del Santuario di Monte Spineto (AL), essendo l’incaricato diocesano per la vita religiosa ha introdotto la celebrazione rivolgendosi al vescovo ed ai confratelli con una sintesi di quanto questo anno sia stato impegnativo ma stimolante per riscoprire sempre più il bello della vocazione religiosa e “questa sera – ha detto don Sesto – vuole essere una liturgia che raggiunge la nostra anima e rinvigorisce la nostra vocazione alla quale cerchiamo di rispondere in ciascuno dei nostri giorni, così come quest’oggi”.

Leggi QUI il saluto di Don Sesto Falchetti

Nella riflessione il vescovo Mons. Vittorio Viola si è soffermato molto sull’importanza della chiamata alla vita consacrata che il Signore ha rivolto ad alcuni suoi figli chiamandoli più da vicino a seguire la sua sequela. Auguri ancora a tutti i religiosi che il Padre nella sua misericordia “sceglie e costituisce come dispensatori dei santi misteri, perché in ogni parte della terra sia offerto il sacrificio perfetto e con la parola e i Sacramenti si edifichi la Chiesa, comunità della nuova alleanza, e tempio della sua lode”. (dal Prefazio dell’Ordine)

 

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